Durante la fase di progettazione di una infrastruttura ICT aziendale, non devono mai mancare, ed essere chiari i concetti: dove siamo, cosa facciamo, dove si vuole arrivare, senza mai dimenticare la pianificazione di un sistema di sicurezza. Il tutto per proteggere le apparecchiature da attacchi indesiderati, per difendere i dati e per dimostrare di essere un’azienda competitiva sul mercato.
La rete aziendale favorisce l’accessibilità alle informazioni, lo scambio delle stesse e la comunicazione tra persone e strumenti, anche quando non ci si trova fisicamente nello stesso luogo.
È grazie ad una rete impostata nel modo corretto che possiamo condividere unità di memorizzazione e periferiche, come gli scanner e stampanti, ma anche le videocamere di sorveglianza installate all’interno e all’esterno delle mura.
Un’infrastruttura iperconvergente (iperconvergenza) rappresenta un’architettura IT che combina elementi di elaborazione, archiviazione e rete, ottimizzando l’uso delle risorse mediante utilizzo di un hypervisor, in un’unica soluzione. Questo tipo di soluzione si sta diffondendo sempre di più, poiché è più efficiente e più facile da gestire rispetto a una soluzione IT tradizionale.
Mentre un’infrastruttura tradizionale è costituita da vari componenti, una soluzione iperconvergente offre un approccio “all-in-one“: virtualizzazione, archiviazione, server e networking sono tutti contenuti all’interno della stessa infrastruttura IT, compatta. Tutti gli elementi costituenti la soluzione iperconvergente sono inoltre dimensionati per soddisfare le esigenze di diversi tipi di attività e carichi di lavoro.
Un’infrastruttura iperconvergente semplifica lo stack dell’infrastruttura. Mentre le infrastrutture tradizionali sono generalmente complesse, difficili da gestire e costose, una HCI è molto più facile da gestire ed è più efficiente.
Le tecniche di attacco moderne puntano a trovare un varco di ingresso tra le falle dei dispositivi che popolano la nostra scrivania o che sono collegati alla rete aziendale.
Laptop, pc, tablet, stampanti. Sono solo alcuni esempi di strumenti di uso comune che se non vengono aggiornati con regolarità possono essere un bersaglio efficace per le intrusioni hacker.
Un buon firewall che protegga la rete dagli attacchi esterni, non basta più.
La gestione della sicurezza delle reti aziendali, parte dall’interno: il tecnico o il reparto IT che si occupa di questo ambito, deve avere una formazione adeguata e la massima visibilità su tutto quello che avviene in tempo reale.
Ma non solo, tutto il personale deve avere una adeguata formazione/informazione, soprattutto se sei una piccola o media impresa.
Nel lavoro di tutti i giorni hai a che fare con informazioni importanti che riguardano i dati sensibili dei tuoi clienti e partner. Questo è ciò che più fa gola ai pirati informatici.
Per le aziende è sempre più frequente doversi approcciare ed avvicinarsi al mondo dell’industria 4.0 al mondo IoT.
L’Industria 4.0 e in particolare, l’Internet of Things porta con sé importanti conseguenze e nuove esigenze in termini di risorse, competenze e lavoro. Da un lato le aziende aumentano la produttività, usano in modo più efficiente le risorse, diminuendo l’impatto ambientale e pongono le basi per una migliore produttività. Dall’altro aumenta notevolmente la richiesta di competenze in particolare sulla gestione e sicurezza dei dati.
L’Internet of Things rende possibile la connessione e lo scambio di informazioni tra oggetti e dispositivi di ogni genere, anche i più “improbabili”.
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